E’ noto che il palcoscenico lo conquistino sempre gli atleti ma dietro ad un team ruota tutto uno staff, ed in particolar modo un ruolo, che è indispensabile affinché possa nascere una squadra attrezzata per affrontare una appuntamento così importante come il Tour de France: quello del direttore sportivo.
3351 km totali suddivisi in 21 tappe totali, di cui otto per velocisti, cinque per gli attaccanti nati, sei per scalatori, una cronometro a squadre e una cronometro individuale. Insomma, un menu decisamente ricco per i direttori sportivi che da mesi stanno preparando questo grande appuntamento.
Ma la “Grande Boucle” non è solamente la corsa a tappe più famosa e importante del mondo. E’ anche un momento di incontro e di crescita per i tanti direttori sportivi, provenienti dalle più disparate zone del mondo. A questa 105 edizione della corsa in giallo infatti sono presenti 44 ds, provenienti da 13 nazioni diverse, dall’Australia alla Danimarca, dalla Russia all’Italia, per dirne qualcuna. Il paese meglio rappresentato con 11 direttori sportivi è la Francia, seguita dal Belgio con 8. Chiude il podio l’Italia con 6 diesse.
Nonostante da alcuni anni nel nostro Paese non ci sia più alcuna squadra World Tour, rimane indubbio il valore e la competenza dei direttori sportivi: proprio per queste ragioni molte squadre estere hanno deciso di affidare gli incarichi a diesse italiani, che peraltro si stanno dimostrando autentici protagonisti in questa prima fase di Tour. La BMC, reduce da un grande vittoria all’esordio nella crono-squadre, può contare sulla coppia Fabio Baldato e Valerio Piva. La Quick-Step Floors, grazie alle indicazioni e alle strategie di Davide Bramati, è salita sul gradino più alto del podio con Fernando Gaviria e l’atleta “di casa” Julian Alaphilippe, mentre la Cofidis dall’anno scorso ha affidato l’incarico a Roberto Damiani, direttore sportivo con importanti esperienze alle spalle. Altro nome di spessore del panorama ciclistico è Paolo Slongo, prepatore e direttore sportivo della Bahrain-Merida, che cercherà di portare in patria la maglia gialla con Vicenzo Nibali. Chiude il cerchio infine Bruno Cenghialta, impegnato con l’Astana, veterano ed esperto della corsa in giallo grazie alle otto partecipazioni consecutive durante gli anni da professionista.